Dai bitcoin alle transazioni “smart”: realtà e ipotesi sulla blockchain
Dialogo con Massimo Giordani, digital business consultant
Lo intervista Giovanni Ferrero, ISMEL
Modera Niccolò Francioni, stagista Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci
In queste settimane si sente parlare sempre più spesso di bitcoin, la moneta virtuale il cui valore in transazioni sta oscillando in modo vertiginoso, facendo temere lo scoppio di un’altra cyber bubble.
Ma cosa c’è dietro a questa non-moneta, cosa la fa funzionare garantendo che non si tratti di una truffa planetaria? È qualcosa di assai più consistente e interessante: la blockchain, un database distribuito che sfrutta la tecnologia peer-to-peer. È un protocollo sicuro e inespugnabile che può essere usato in qualsiasi ambito dove occorra gestire scambi di informazioni tra diversi nodi di una rete. La sicurezza è intrinseca proprio perché ogni transazione viene condivisa da tutti i nodi interconnessi che ne garantiscono la correttezza e l’inalterabilità.
Una tecnologia che potrà impattare in modo sorprendente sugli utilizzi del web ma anche sulla cultura della partecipazione e della responsabilità diffusa.